Favola contro favola Biancaneve batte Burton
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Favola contro favola Biancaneve batte Burton
Fiabe gotiche, fiabe moderne a confronto. Un classico di Tim Burton, Edward mani di forbice, tradotto in danza da Matthew Bourne, e un superclassico, passato attraverso Disney, Biancaneve, messo a ballare da Angelin Preljocaj. Chi la spunta? Decisamente Biancaneve. Matthew Bourne è il coreografo inglese fenomeno. Ha vinto più premi lui di chiunque grazie alla versione del Lago dei cigni con i cigni giovanotti. Il recentissimo Dorian Gray ha fatto staccare al Festival di Edinburgo il maggior numero di biglietti della sua storia. Ma qui Bourne lavora con la mano sinistra. Come se avesse voluto costruire uno spettacolo facile e di successo sicuro per poi dedicarsi a lavori più raffinati (per esempio lo stupendo Play without words). Tanto la gente va a teatro per rivedere la storia raccontata sullo schermo da Burton con Johnny Depp protagonista, ritrovare situazioni e commozioni. Edward che pota le aiuole e crea personaggi curiosi. Ed che si improvvisa coiffeur e fa il taglio alle signore. Ed che si innamora e scopre la gioia di essere giovane e vitale.
Il gioco è facile, al limite della banalità. La musica è qualsiasi, tranne i brani presi dal film di Burton. I costumi Anni 60 di Lez Brotherston sono molto belli. L'invenzione coreografica quasi inesistente. Lo spettacolo si riduce a pantomima seppur con un gruppo di danzatori attori di grande qualità. Si balla quando lo prevede la vicenda. Per esempio per il party natalizio. Oppure nel passo a due finale fra Edward e la fanciulla di cui è innamorato. Ma non c'è un attimo di stupore. Finale commovente con neve sintetica sparata anche sulla platea: quel che si dice una paraculata.
Per la sua Blanche Neige Preljocaj, che aveva già dimostrato di sapere raccontare in danza con Romeo e Giulietta, chiama a raccolta Jean Paul Gaultier per i costumi, Thierry Leproust per le scene e addirittura il grande Gustav Mahler per la musica di cui realizza personalmente una compilation sorprendente. Adagi, adagetti e languori per i momenti intimi fra Biancaneve e il suo principe, grancasse e fanfare, ciarde e mazurche per far procedere il racconto. Sarà Kitsch? Sicuro che lo è. Come sono di una sfacciata evidenza fumettistica i costumi di Gaultier.
Anche qui il racconto procede come da fratelli Grimm. Anche Preljocaj non rinuncia a nulla, compresi specchio magico, mela stregata, sette nani e il cuore del cervo che gli scherani portano alla regina cattiva sostenendo che è quello di Biancaneve. La quale regina cattiva è il personaggio più avvincente: perfidissima e e supersexy, da fare impallidire Biancaneve. La sua irruzione a corte annunciata dai clangori mahleriani è impressionante. Accompagnata da due gattacci neri non può non ricordare l'ingresso di Carabosse nel prologo della Bella addormentata.
Ma ogni episodio è narrato con una bella capacità di trasformare in danza la vicenda. Invenzioni continue. Per esempio i sette nani minatori che si calano con corde elastiche da fori praticati in una altissima parete di roccia sullo sfondo della scena. Per esempio il finale con la perfida punita costretta a indossare scarpe infuocate che la fanno saltare come un'ossessa. Oppure il fantasma della regina madre di Biancaneve che la soccorre dopo che la strega le ha propinato la mela. Il passo a due col principe che fa seguito al risveglio dell’eroina è da antologia.
Blanche Neige - Théâtre Chaillot di Parigi
****
Edward mani di forbice - Théâtre Châtelet di Parigi
**
fonte:www.lastampa.it
Il gioco è facile, al limite della banalità. La musica è qualsiasi, tranne i brani presi dal film di Burton. I costumi Anni 60 di Lez Brotherston sono molto belli. L'invenzione coreografica quasi inesistente. Lo spettacolo si riduce a pantomima seppur con un gruppo di danzatori attori di grande qualità. Si balla quando lo prevede la vicenda. Per esempio per il party natalizio. Oppure nel passo a due finale fra Edward e la fanciulla di cui è innamorato. Ma non c'è un attimo di stupore. Finale commovente con neve sintetica sparata anche sulla platea: quel che si dice una paraculata.
Per la sua Blanche Neige Preljocaj, che aveva già dimostrato di sapere raccontare in danza con Romeo e Giulietta, chiama a raccolta Jean Paul Gaultier per i costumi, Thierry Leproust per le scene e addirittura il grande Gustav Mahler per la musica di cui realizza personalmente una compilation sorprendente. Adagi, adagetti e languori per i momenti intimi fra Biancaneve e il suo principe, grancasse e fanfare, ciarde e mazurche per far procedere il racconto. Sarà Kitsch? Sicuro che lo è. Come sono di una sfacciata evidenza fumettistica i costumi di Gaultier.
Anche qui il racconto procede come da fratelli Grimm. Anche Preljocaj non rinuncia a nulla, compresi specchio magico, mela stregata, sette nani e il cuore del cervo che gli scherani portano alla regina cattiva sostenendo che è quello di Biancaneve. La quale regina cattiva è il personaggio più avvincente: perfidissima e e supersexy, da fare impallidire Biancaneve. La sua irruzione a corte annunciata dai clangori mahleriani è impressionante. Accompagnata da due gattacci neri non può non ricordare l'ingresso di Carabosse nel prologo della Bella addormentata.
Ma ogni episodio è narrato con una bella capacità di trasformare in danza la vicenda. Invenzioni continue. Per esempio i sette nani minatori che si calano con corde elastiche da fori praticati in una altissima parete di roccia sullo sfondo della scena. Per esempio il finale con la perfida punita costretta a indossare scarpe infuocate che la fanno saltare come un'ossessa. Oppure il fantasma della regina madre di Biancaneve che la soccorre dopo che la strega le ha propinato la mela. Il passo a due col principe che fa seguito al risveglio dell’eroina è da antologia.
Blanche Neige - Théâtre Chaillot di Parigi
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Edward mani di forbice - Théâtre Châtelet di Parigi
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fonte:www.lastampa.it
disney_rob- Numero di messaggi : 1814
Età : 35
Località : Lecce
Data d'iscrizione : 01.03.08
Re: Favola contro favola Biancaneve batte Burton
per un certo verso mi attira.......me l'altro per niente
wendy86- Numero di messaggi : 3035
Età : 37
Località : Sesto san giovanni (mi)
Data d'iscrizione : 30.09.08
Re: Favola contro favola Biancaneve batte Burton
Non amo il balletto come forma d'arte anche se è molto spettacolare, ma dovendo scegliere cosa andare a vedere in una piovosa sera autunnale a Parigi...senza dubbio alcuno Biancaneve!!!!
Per il dopo teatro una soupe d'onions in un bistreaux accompagnata da un buon borgogna rosso!!
Questa sì che è vita!!! Come vedete ci vuole poco per essere felici!!
Per il dopo teatro una soupe d'onions in un bistreaux accompagnata da un buon borgogna rosso!!
Questa sì che è vita!!! Come vedete ci vuole poco per essere felici!!
giogiò- Numero di messaggi : 1796
Età : 61
Località : Bari
Data d'iscrizione : 02.09.08
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